La voglia di studiare è un fiore che si coltiva
Fare i compiti richiede tanti ingredienti: concentrazione, abitudine, adulti disposti ad aiutarti…
Il primo ingrediente è la voglia di farli, certo, ma è meglio chiamarla motivazione, se no sembra che la questione sia l’avere o no pigrizia; invece la voglia viene e va, dipende da quanto veniamo sfidati, incoraggiati e spinti gentilmente.
L’obbligo e la ripetizione annoiano chiunque, figuriamoci un bambino.
Il bambino ha fame di sfide, cimenti; è curioso di novità, esplorazioni, scoperte. È affamato di cultura, quella vera che lo impegna, lo lascia esprimere e gli dà soddisfazioni.
Gli adulti intorno a lui fanno la differenza, noi vogliamo che ogni bambino abbia le stesse possibilità.
Tutta la sua carriera scolastica ne sarà influenzata, così come le prove successive della vita; tutto dipende da come ora interpreta le cose da imparare.
Il volontario che lo aiuta a studiare non deve solo ripetere le tabelline
Cerca di giocare usando i numeri e le parole, di trasformarle in piccole avventure.
Cerca di aiutarlo a non demordere davanti alla fatica, ad accettare un po’ di metodo, ma senza perdere la capacità di sperimentare e sperimentarsi.
Al volontario non serve conoscere bene le materie, serve avere un atteggiamento di ascolto, un po’ di pazienza, un po’ di fermezza e molta empatia.
Quando il bambino riceve riconoscimenti ed incoraggiamenti, spesso impara la cosa più difficile e preziosa: che può farcela e che ne vale la pena; e allora vedi come cominciano a pedalare, quei ragazzini che erano considerati dei brocchi!
Cercano volontari per questa attività:
Biblioteca di Sondalo
Biblioteca di Chiesa in Valmalenco
Biblioteca di Albosaggia
Biblioteca di Ardenno
Biblioteca di Delebio